“Ogni giorno ha la sua pena, in questa campagna vaccinale antiCovid che tanti problemi sta creando alla popolazione lombarda”. Mentre le agenzie stanno rilanciando che in provincia di Cremona, dopo il caos infernale del fine settimana, oggi sta funzionando tutto a meraviglia, il consigliere regionale del Pd Matteo Piloni scopre una nuova magagna.
“Si tratta dell’ennesima irregolarità che questa volta riguarda tutti gli amministratori comunali, i dipendenti e i collaboratori del Comune di Sospiro che sono stati contattati personalmente e potranno da oggi, in barba ad ogni priorità, categoria o target, ricevere il vaccino anti covid presso la RSA Fondazione Sospiro” denuncia Piloni che con una lettera ha immediatamente informato l’assessore al Welfare Letizia Moratti e il suo direttore generale Giovanni Pavesi.
“Mentre abbiamo ancora i nostri grandi anziani over 80 che non hanno ancora ricevuto il vaccino dovuto, mentre i nostri concittadini fragili non sanno ancora neanche quando inizierà per loro la campagna vaccinale – tuona il consigliere dem – certe cose non devono accadere, io sono davvero costernato: non possiamo ogni giorno assistere a inefficienze, disorganizzazione e ora anche a scelte arbitrarie nella gestione delle priorità, come si sta verificando in questa fondazione”.
“Ho chiesto a Moratti e Pavesi di effettuare immediatamente le opportune verifiche e di bloccare e stigmatizzare con forza questa e qualsiasi altra iniziativa simile, chiedendo anche a tutti i direttori delle aziende lombarde di attivare a loro volta verifiche capillari, affinché non passi il messaggio deleterio che nella nostra regione ci sono cittadini di serie A e cittadini di serie B, poiché è della salute collettiva che stiamo parlando” aggiunge il consigliere dem sottolineando di “non voler accusare nessuno in particolare, ma semplicemente fare rispettare le procedure, nel rispetto di tutti”.
“Se in provincia di Cremona la nascita di tanti centri e l’eccellente organizzazione delle nostre strutture consentono di vaccinare più persone – conclude Piloni lanciando una proposta – allora la Regione potrebbe anche permettersi di aprire alle fasce successive, come gli over 70, ma sempre nel rispetto delle priorità”.