Matteo Piloni/ Marzo 10, 2021/ La settimana in Consiglio/ 0 comments

I camici, le mascherine, i vaccini antinfluenzali. E oggi gli sms e le prenotazioni per i vaccini. Tutto ciò si traduce in un unico nome: ARIA, l’azienda regionale per l’informazione e gli acquisti.

Un nome che a molti non dirà nulla, eppure è la causa di molti dei mali che stanno affiggendo la nostra regione e milioni di cittadini.
Ed è la società voluta da Formigoni, mantenuta da Maroni e ulteriormente “potenziata” da Fontana, che ci ha “buttato” dentro altre tre società di Regione Lombardia: Lombardia Informatica, Lombardia Infrastrutture e Arca (il centro acquisti farmaci).

Un’unica grande azienda di Regione Lombardia che doveva razionalizzare il sistema delle società della Regione, facendo risparmiare 3 milioni di euro l’anno. Ma che oggi, ogni anno, costa ai cittadini 10,7 miliardi. Oltre a tutti i malfunzionamenti a cui stiamo assistendo e che tantissimi cittadini stanno subendo.

Oggi Fontana e la Moratti si accorgono che qualcosa non va e decidono di affidarsi a Poste Italiane per far funzionare la macchina delle prenotazioni. Poste aveva già a disposizione la sua piattaforma, gratuitamente. A Regione la piattaforma di Aria è costata 20 milioni di euro.

E mentre ancora oggi migliaia di anziani sono in attesa degli Sms che non arrivano, creando il dubbio che la prenotazione non siano mai arrivate, o che vengono mandati a vaccinarsi in centri lontani 40 o 50 km da quello a loro più vicino, o ancora che il sistema ha consentito a molte persone di potersi prenotare comunque, pur senza averne diritto. Ottenendo quindi il vaccino.
E ancora segnalazioni di vaccini “buttati” perché persone che, non avendo ricevuto l’sms ma comunque risultando nell’elenco fornito ai centri, non si sono presentate all’appuntamento. Oppure ancora l’esempio di quanto avvenuto ieri a Soncino, dove il centro vaccini aveva un elenco di persone in numero inferiore rispetto alle dosi giornaliere previste. Con il rischio di veder buttate via delle dosi di vaccino. E così oggi, su queste ultime segnalazioni, abbiamo presentato un’interrogazione urgente alla Moratti per avere chiarimenti. Perchè così è chiaro che non si può andare avanti. E qualcuno deve pur assumersi le sue responsabilità.

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