Egr. Direttore,
la scorsa settimana Regione Lombardia ha deliberato la programmazione, e le risorse, per gli investimenti in sanità per il periodo 2021-2028 (delibera n°4385 del 3 marzo 2021).
In merito a questa delibera sono apparsi alcuni commenti che necessitano di chiarimenti.
Innanzitutto di tratta di una delibera che raccoglie e riepiloga una serie di interventi che la Regione si trascina da anni, soprattutto sul piano della manutenzione e della regolarizzazione normativa riguardante interventi di prevenzione antincendio e adeguamento antisismico. E già questo deve essere un elemento di forte riflessione, in quanto in questi anni molte strutture non hanno fatto una serie di lavori, nonostante le risorse fossero assegnate. Tant’è che questa delibera è preceduta da un’altra (la numero 4280 del 8 febbraio 2021) che proroga e aggiorna i lavori infrastrutturali di alcuni ospedali, previsti negli anni e mai realizzati, entro il 2021. Tra questi anche l’Ospedale di Cremona.
Le risorse destinate in questa delibera ai nostri ospedali vanno quindi nella direzione di adeguare le strutture alla normativa e migliorarne la sicurezza. L’ospedale di Cremona, già oggetto di alcune proroghe, non rientra tra i beneficiari di risorse in questo senso, ma viene “candidato” ad un’ulteriore verifica per la costruzione di un nuovo monoblocco, dentro le risorse previste per questo tipo di interventi e quantificate in 700milioni di euro (azione 3.1). Insieme all’ospedale di Cremona viene candidato il Poma di Mantova (nuovo fabbricato), la riorganizzazione della struttura in Valtellina, il padiglione satellite dei civili di BS, il completamento della sede operativa Areu di Niguarda, e altre strutture. Nella delibera non si fa alcuna menzione alle risorse specifiche per il nuovo ospedale di Cremona in quanto, come spiegato sopra, è oggetto di una specifica valutazione e verifica.
Gli ospedali di Crema e di Casalmaggiore (Oglio Po), sono invece destinatari di specifiche risorse relative ad interventi di adeguamento antisismico e antincendio. Ciò che nella delibera non è stato invece accolto, è il progetto presentato dall’Asst di Crema in merito all’adeguamento di alcuni spazi (Palazzina) e alla realizzazione di un nuovo monoblocco all’interno dell’area di proprietà dell’asst, come da richiesta fatta dalla direzione generale. Questo sì è un vero peccato, perché Regione non ha tenuto conto del progetto e delle richieste presentate dalla direzione dell’Asst di Crema che vanno nella direzione di rafforzare il nostro ospedale. Una mancanza che però non si porta a dietro la necessità di un Presst a Crema, che non è presente in questa delibera in quanto fa parte di una serie di investimenti che la Regione ha previsto e che deve essere oggetto di confronto con il Ministero, in quanto legati a finanziamenti ministeriali che prevedono la stipula di un accordo quadro di programma che sarà stilato nei prossimi mesi. Ad Oggi Regione Lombardia, grazie al lavoro di questi mesi che abbiamo portato avanti insieme ai sindaci, ha garantito e inserito nelle richieste da formulare al Ministero proprio la realizzazione di un Presst a Crema. Il confronto con regione, al momento, è l’individuazione del luogo più idoneo scegliendo tra l’immobile dell’ex tribunale e l’area degli Stalloni, di proprietà di regione Lombardia. Io continuo a pensare che il luogo migliore sia proprio l’ex tribunale, da preferire agli Stalloni, sui quali con regione può aprirsi invece un’interessante interlocuzione.
Ed è su questo che la nostra attenzione deve restare massima con la necessità di costruire poi insieme all’Asst e a tutte le realtà socio sanitarie del territorio il modo migliore per farlo funzionare, con l’obiettivo di rafforzare davvero la presenza della medicina di territorio.
Matteo Piloni
Consigliere regionale PD