“Lo scorso 26 gennaio, durante la penultima seduta di consiglio regionale, è stata votata all’unanimità una mozione proposta della collega Barbara Mazzali di Fratelli d’Italia che ho sottoscritto con convinzione, per contrastare la proliferazione delle nutrie in tutta la nostra regione, un fenomeno devastante che ormai si è diffuso ovunque”. Lo rende noto il capodelegazione dem in commissione Agricoltura Matteo Piloni che commenta: “Ci auguriamo che questa proposta bipartisan possa trovare concreto riscontro per affrontare un problema reale dei nostri territori. Si tratta di un’iniziativa che arriva dopo moltissime nostre richieste in questa direzione”.
Con un dispositivo che contiene ben otto punti, questo documento impegna la giunta lombarda a intervenire in molteplici direzioni.
“La Regione dovrà, innanzitutto, intervenire secondo quanto previsto dalla normativa comunitaria, nazionale e regionale – spiega Piloni – anche alla luce del quadro emergenziale e delle gravi carenze segnalate dai territori lombardi, dove ormai la situazione è fuori controllo con colture distrutte e danni gravissimi alle strutture viarie e idrauliche”.
“Oltre all’attività di controllo, che deve essere omogenea e sistematica sull’intero territorio lombardo, bisogna valutare l’adeguatezza delle iniziative intraprese durante i cinque anni di programmazione del piano e implementare urgentemente un sistema regionale di rilievo e censimento dei danni provocati dalla nutria sul territorio lombardo” prosegue il consigliere dem.
“Le regioni dovranno quindi predisporre un sistema di monitoraggio annuale del numero e dell’ubicazione geografica dei danni agricoli e di quelli sulle arginature dei corsi d’acqua e reperire strumenti finanziari a sostegno degli agricoltori danneggiati, prevedendo ad esempio contributi sia per l’acquisto di sistemi di prevenzione sia per i lavori di ripristino dei danni provocati dalle nutrie in campo agricolo, viario e idraulico, avvalendosi anche dei consorzi di bonifica e irrigazione”.
“Sul piano finanziario, la Regione deve quindi assolutamente incrementare le risorse impegnate per l’attuazione del piano regionale, rendere noti i risultati, negativi, ottenuti da protocolli inadeguati e promuovere un tavolo di emergenza con le regioni confinanti del bacino padano, per uniformare azioni e strategie di controllo su scala sovra regionale” conclude Piloni.