Il pubblico arranca e il privato ingrassa, ma il vero problema è a monte. Regione Lombardia deve necessariamente potenziare la medicina territoriale, altrimenti la gente si sente abbandonata a casa e i possibili esiti sono due. Chi può permetterselo ricorre al privato, accettando tariffe che a mio giudizio gridano vendetta (come quelle del San Raffaele), e chi non può si presenta nei Pronto Soccorso, intasandoli ulteriormente.
La Regione deve fare di più, reclutando neolaureati e specializzandi per garantire questo servizio, recuperando medici e lavorando sulla telemedicina. Stiamo insistendo molto su questo, anche perché abbiamo di fronte almeno altri tre mesi molto difficili prima della primavera e questi interventi non sono più rimandabili.
È già stato perso troppo tempo.