Nonostante i quattro concorsi in atto, i servizi per l’impiego nel prossimo futuro rischiano di tornare presto ai livelli attuali. Per questo Matteo Piloni, consigliere regionale del Pd, ha portato la questione oggi in consiglio regionale, attraverso un’interrogazione a risposta immediata, per capire come Regione Lombardia preveda di programmare la sostituzione del personale dei centri per l’impiego e del collocamento mirato che stanno per andare in pensione, in modo che i nuovi ingressi, che arriveranno dai concorsi in essere, rappresentino veramente un potenziamento. “I nuovi dipendenti che arriveranno in seguito al max concorso in essere in queste settimane, dovranno rappresentare, anche alla luce della grave crisi economica che si prospetta per i prossimi mesi, un vero potenziamento e non una semplice sostituzione di personale fuoriuscito negli scorsi anni e che se ne andrà nel prossimo futuro.
In provincia di Cremona, nel 2015, i dipendenti dei centri per l’impiego erano 60 mentre a fine 2020 diventeranno 44, e 38 nel 2021.
Dalla Regione è previsto l’inserimento nella nostra provincia di 74 figure, che porteranno a 112 il numero di personale impiegato nei centri. Un numero all’apparenza senza dubbio positivo ma, come dicevo sopra, sconta già una forte riduzione che si vedrà anche nei prossimi anni, e che rischia di non essere sufficiente alla richieste di lavoro dei nostri territori.
Ho chiesto, inoltre, anche di capire come si preveda di definire l’organizzazione delle sedi dei Cpi e i nuovi obiettivi della loro attività alla luce dell’ingresso del personale selezionato dai concorsi”.
Ai dubbi del consigliere Pd ha risposto l’assessore al Lavoro Rizzoli dicendo “che i quattro concorsi porteranno a quasi mille nuove ingressi e quindi per la Regione è un potenziamento, non solo una sostituzione di chi va in pensione – racconta Straniero –. Inoltre, grazie ad alcune convenzioni, l’assessorato ritiene di aver garantito un turn over del personale con concorsi provinciali o mobilità interna alle pubbliche amministrazioni. E proprio a Lecco, secondo la Rizzoli, il risultato è stato che il rapporto operatori utenti, pari a 423, non sia così male. Insomma, un intervento molto tranquillizzante, ma a noi non sembra che vada tutto bene e ci rimane più di qualche preoccupazione. L’assessore ha citato proprio Lecco come esempio ideale del fatto che con queste sostituzioni ‘random’ i servizi per l’impiego funzionano perfettamente, ma a noi non risulta che sia tutto così facile e risolto”.
Insomma, per il consigliere Piloni una risposta solo parzialmente soddisfacente, perciò invita “l’assessore a tenere costantemente e meglio monitorata la situazione dell’andamento del personale e delle dotazioni informatiche e infrastrutturali nei prossimi anni, per evitare di vanificare gli sforzi dell’attuale Governo in materia di potenziamento dei Cpi e del collocamento mirato. Non vogliamo che la Giunta si disinteressi, come ha fatto negli ultimi anni per trovarci di nuovo, in un prossimo futuro, nelle condizioni in cui versano oggi le strutture”.