Le notizie emerse dall’ultima puntata della trasmissione di Report Rai3 gettano un’ulteriore ombra sulla terzietà e sull’assenza di conflitti di interessi in capo, in particolare, al presidente di Regione Lombardia. È interesse dei lombardi e dell’istituzione regionale che venga fugato ogni dubbio riguardo sistemi paralleli di relazioni poco trasparenti, che vengano rimosse consulenze che non rispettino i criteri di legge e sanzionati eventuali comportamenti scorretti. Il semplice sospetto che ci siano ramificazioni di potere che nascondono contatti o anche solo indulgenza nei confronti di possibili infiltrazioni della criminalità organizzata mette i brividi. Sarebbe anche utile comprendere se l’Asst Nord Milano e tutte gli altri enti che fanno riferimento alla Regione siano in grado di compiere le istruttorie necessarie a verificare correttamente la sussistenza di conflitti di interesse.