𝗡𝗢𝗡 𝗦𝗜 𝗔𝗥𝗥𝗘𝗦𝗧𝗔 𝗜𝗟 𝗖𝗢𝗡𝗦𝗨𝗠𝗢 𝗗𝗜 𝗦𝗨𝗢𝗟𝗢.
I dati presentati ieri da ISPRA sul consumo di suolo lanciano l’allarme nazionale: 57 kmq (57 milioni di mq), 2 metri quadrati al secondo persi nel 2019.
Lo spreco di suolo continua ad avanzare nelle aree a rischio idrogeologico e sismico. I cambiamenti rilevati nell’ultimo anno si concentrano in alcune aree del Paese, rimanendo particolarmente elevati in 𝗩𝗲𝗻𝗲𝘁𝗼, in 𝗟𝗼𝗺𝗯𝗮𝗿𝗱𝗶𝗮 e nelle 𝗽𝗶𝗮𝗻𝘂𝗿𝗲 𝗱𝗲𝗹 𝗡𝗼𝗿𝗱. Gli incrementi maggiori, indicati dal consumo di suolo netto in ettari dell’ultimo anno, sono avvenuti nelle regioni Veneto (con 785 ettari in più), Lombardia (+642 ettari), Puglia (+625), Sicilia (+611) ed Emilia-Romagna (+404).
Non mancano tuttavia segnali positivi: la 𝗩𝗮𝗹𝗹𝗲 𝗱’𝗔𝗼𝘀𝘁𝗮, con solo 3 ettari di territorio impermeabilizzato nell’ultimo anno, è la prima regione italiana vicina all’obiettivo “Consumo di suolo 0” e si dimezza la quantità di suolo perso in un anno all’interno delle aree protette.
In 𝗟𝗼𝗺𝗯𝗮𝗿𝗱𝗶𝗮 le province che nel 2019 hanno consumato più suolo netto in ettari sono state nell’ordine Milano, Brescia, Bergamo, Pavia e Varese. Mentre l’incremento percentuale vede al primo posto la provincia di Monza e Brianza, Milano, Varese e Como.
Negli ultimi venticinque anni è inoltre scomparso un quarto della terra coltivata. Continuare a perdere terreno vergine, anche a fronte di un calo demografico drammatico e confermato di recente dall’ISTAT, significa non solo perdere la bellezza del nostro paesaggio ma rendere il nostro territorio più insicuro, con l’aumento legato al rischio idrogeologico e la perdita di suolo agricolo.
Oggi le priorità sono quelle di combattere il cambiamento climatico, puntare su un modello di sviluppo sostenibile e coerente con le risorse messe in campo dal Recovery Fund, investire su rigenerazione urbana, bonifica e recupero dei suoli compromessi.
Per questo, insieme all’impegno positivo del sottosegretario all’Ambiente Roberto Morassut sull’inserimento di norme urbanistiche nel Collegato ambientale, mi auguro che il Senato riprenda e concluda al più presto l’iter, fermo ormai da troppo tempo nelle Commissioni competenti, per dare finalmente al nostro Paese una legge nazionale sul al consumo di suolo.
QUI il rapporto Ispra: https://www.isprambiente.gov.it/it/events/consumo-di-suolo-dinamiche-territoriali-e-servizi-ecosistemici?fbclid=IwAR3m10FvKrydhY2oUAxkfwEiaAV6IMj9klW5xqrQ0hxOaJ4_MQlDMxyBnGc