Insieme ai colleghi del gruppo consiliare del Pd abbiamo presentato un’ interrogazione alla giunta lombarda per avere un chiarimento urgente su diverse questioni relative alla gestione dell’emergenza Covid-19.
Siamo ben consapevoli delle tante difficoltà, e proprio per questo è necessario avere tutte le informazioni con l’obiettivo di fare proposte utili per fermare il contagio.
Ecco cosa abbiamo chiesto:
📌 Come si intendono potenziare le Unità Speciali di Continuità Assistenziale, con quale dotazione di personale e con quali tempi?
➡️ Nella nostra provincia, proprio in questi giorni, si stanno avviando due unità: una nel cremonese e una nel cremasco. Ed è una buona notizia. E’ necessario, però, dotare il personale dei dispositivi necessari e avviare queste unità in tutta la regione per intraprendere un’efficace azione di contenimento, attraverso la gestione domiciliare dei pazienti Covid-19 che non necessitano di ricovero ospedaliero.
📌 Come si intende rispondere alla richiesta dei medici di medicina generale di sottoporre a tamponi i propri assistiti, valutatone il bisogno – prosegue Piloni – quali azioni si sono messe in campo per potenziare la capacità dei laboratori di processare i campioni e a quando il coinvolgimento di tutti i laboratori privati?
➡️ L’obiettivo deve essere quello di poter fare i tamponi a tutto il personale socio-sanitario, degli ospedali e delle Rsa, a chi presenta sintomi non gravi, ai contatti delle persone positive e sulle aree a rischio.
📌 Quanti sono i sanitari in arrivo dalle altre nazioni e regioni d’Italia, quali sono i tempi e i presidi ospedalieri di assegnazione.
➡️ Ad esempio a Cremona e Crema sono stati annunciati 25 infermieri e 12 medici per entrambi gli ospedali. Quando arriveranno?
📌 Quanti sono i pazienti affetti da nuovo Coronavirus che sono stati trasferiti nelle regioni Veneto e Piemonte e quali accordi si sono sottoscritti con le stesse per l’utilizzo di posti letto nelle proprie strutture, in particolare nei reparti di terapia intensiva?
🔴 Infine un problema che sta diventando sempre più rilevante e preoccupante: la carenza di bombole d’ossigeno che le farmacie, e non solo, faticano a reperire.
➡️ Non si tratta dell’ossigeno in sé, quanto dei contenitori. Una situazione estremamente importante e delicata.
L’ Ats, sentita in questi giorni, sta facendo il possibile per recuperarle, telefonando alle singole aziende. Ma non può essere lasciata sola. Così come le farmacie e i medici di base.
🚫 La Regione deve coordinare questa ricerca, chiedendo ai privati un aiuto, così come ai dentisti e ai veterinari, e rafforzando tutto ciò che serve per l’assistenza domiciliare.
Una necessità che riguarda non solo i pazienti colpiti da Covid, ma tutti i pazienti con altre patologie che necessitano dell’assistenza respiratoria domiciliare.