“L’assessore Bolognini non riesce a uscire dal problema che lui stesso ha creato il 23 dicembre con una delibera che era uno schiaffo a tante famiglie di disabili lombardi, messe davvero in difficoltà da un insensato taglio ai contributi per l’assistenza. Lo attendevamo in commissione, si era preso un impegno in Consiglio regionale e il fatto che non sia venuto la dice lunga su come affronti i problemi di queste persone. Noi non accetteremo un pacchetto già chiuso e non accetteremo allusioni alla mancanza di fondi, perché quest’anno dal Governo sono arrivati venti milioni in più dell’anno scorso, quando i contributi a queste famiglie erano ben diversi. È una solo una questione di scelte e di priorità”.
Così Matteo Piloni, consigliere regionale del PD, commenta l’assenza dell’assessore leghista Stefano Bolognini che era fortemente atteso questa mattina per discutere la misura di sostegno all’assistenza ai disabili gravi e gravissimi. L’assessore si era preso martedì scorso l’impegno di venire oggi in commissione Sanità a discuterne, sotto la minaccia di una nuova mozione del Pd, dopo che due settimane prima, su una mozione analoga, la maggioranza aveva sconfessato la sua linea. Stamattina, però, la segreteria della commissione ha comunicato l’assenza dell’assessore “in virtù della necessità da parte dell’Assessore Bolognini di disporre di un tempo maggiore per meglio definire la delibera in oggetto”. Da lì la protesta del Pd e delle opposizioni.
Piloni infine, citando i dati dell’Ats Valpadana, ricorda che “solo nelle Asst di Cremona e di Crema, nell’anno 2019, sono diventati 233 i fruitori della Misura B1 per disabili gravissimi e che di questi 117 sono minori.
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