Matteo Piloni/ Febbraio 11, 2020/ Racconti dal Pirellone/ 0 comments

“Ho visto l’odio praticato prima a parole e poi nei fatti, e nel mio novantesimo anno di età non posso smettere di combatterlo. Il mondo va verso una deriva di odio, io voglio predicare pace e libertà.“

E’ con queste parole che la senatrice a vita Liliana Segre ha concluso il suo intervento al consiglio regionale, invitando tutti noi consiglieri a visitare, insieme a lei, il Binario 21 di Milano.

E nel raccogliere questo invito, come gruppo PD, proporremo che proprio una seduta del Consiglio regionale si possa tenere al Binario 21.

E’ stata una grande emozione averla ascoltata e averle potuto stringere la mano. Un discorso tanto semplice quanto potente. Un inno alla vita e un invito a combattere l’odio in ogni sua forma quotidiana.

Se la memoria collettiva è l’antidoto all’odio, anche le nostre azioni politiche devono essere conseguenti. Negli anni Trenta e Quaranta le vittime dell’odio furono gli ebrei, i Rom, i sinti e chiunque fosse antifascista. Oggi la violenza esplode nei confronti degli immigrati, delle diversità. Un germe pericoloso, che mina alle fondamenta l’essenza stessa della democrazia. E su questo fronte non dobbiamo abbassare la guardia, non possiamo permetterci che l’irrazionale prevalga sulla ragione.

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