Questa mattina la raccolta firme del PD per chiedere alla Regione di superare il modello di Trenord è arrivata alla stazione di Casalmaggiore.
Presenti il consigliere regionale Matteo Piloni, i consiglieri comunali Mario Daina e Alberto Fazzi, e Greta Savazzi del circolo PD di Casalmaggiore.
“Ritardi quotidiani, soppressioni e disagi di ogni genere sono all’ordine del giorno anche su questa linea, la Parma-Brescia che – ha dichiarato il consigliere regionale Matteo Piloni – è tra le peggiori d’Italia.”
“Anche in questa stazione, seppur il numero di pendolari è notevolmente diminuito rispetto solo a pochi ani fa, sono stati in molti a firmare confermando, se mai ce ne fosse stato il bisogno, l’assoluta insufficienza del servizio gestito da Trenord che su questa linea utilizza ancora treni diesel vecchi di 40 anni.”
Una mobilitazione, quella del Pd, che è partita lo scorso 28 ottobre dalla stazione di Cremona e che è proseguita sino ad oggi.
“Ma la nostra mobilitazione non finisce certo qui, anzi consentirà azioni e iniziative ulteriori – conclude Piloni – solo nella nostra provincia, abbiamo già raccolto più di 700 firme e ricordo che è possibile firmare la petizione anche online: http://bit.ly/bastatrenord dove abbiamo raggiunto più di 6 mila sostenitori”.
Per quanto riguarda i problemi del servizio ferroviario nel casalasco è bene ricordare che, nonostante la “cura” messa in campo da Trenord con la cancellazione di alcune corse sostituendole con i bus “a giugno e a luglio 2019 – prosegue Piloni – il servizio ferroviario ha registrato ancora un netto peggioramento nonostante gli annunci. A confermarlo sono i dati di Trenord sui bonus di ottobre, appena diffusi. Tre linee delle quattro della nostra Provincia, tra cui la Parma-Brescia, sono oggetto di bonus per non aver rispettato la soglia di puntualità. Ma la situazione non doveva migliorare? A noi, ma soprattutto ai pendolari, non sembra proprio che sia accaduto.”
Per quanto riguarda gli investimenti nel casalasco, “ad oggi abbiamo esclusivamente gli interventi di Rfi – specifica il consigliere Piloni – che riguardano il raddoppio della linea Mantova-Piadena-Cremona-Codogno, il cui inizio lavori è previsto nel 2021 per quanto riguarda il tratto fino a Piadena. Lavori che comprendono anche le risorse necessarie e stanziate dal Governo Gentiloni nel 2017 e che comprendono l’abbattimento dei passaggi a livello”.
“Purtroppo il Governo della Lega non ha messo un centesimo aggiuntivo a completamento del finanziamento dell’intera linea fino a Codogno. E neppure la tempistica va bene, perché porta l’avvio lavori alla seconda metà del 2021, vale a dire proprio alla scadenza dell’attuale Contratto di Programma, e l’attivazione della linea al 2025. Lo stesso vale per il progetto di elettrificazione della linea Parma-Brescia. Ad oggi è prevista solo la stesura del progetto per l’elettrificazione tra Brescia e Ghedi, passando da San Zeno, mentre per il potenziamento fino a Parma è in corso solo uno studio di pre-fattibilità, Interventi che non hanno la copertura finanziaria. Per gli anni successivi dovrà essere approvato un nuovo Contratto di Programma, tra Regione e Rfi, e per questo chiediamo che Governo e Regione lavorino fin da subito insieme per definire tempi e risorse di questi necessari interventi. Per quanto riguarda la necessitò di nuovi treni, la Regione ha destinato i 15 treni nuovi acquistati su altre linee.”
“Per la Regione guidata dalla lega – conclude Piloni – il casalasco non è evidentemente una priorità!”