Un articolo del progetto di legge regionale sulla “rigenerazione urbana” rischia di dare il via libera a grandi colate di cemento nelle zone agricole della Lombardia. A denunciarlo è il consigliere regionale del PD Matteo Piloni che questa mattina, durante la seduta della commissione Territorio del Consiglio regionale, ha sollevato la questione relativa ad un articolo della proposta di legge della giunta regionale sulla Rigenerazione Urbana, che avrebbe come scopo la riduzione del consumo di suolo e il recupero delle aree e del patrimonio edilizio.
Tra le aree da recuperare ci sono anche le cascine, le stalle e i capannoni agricoli che costellano le campagne lombarde ma non solo, perché spesso sono state nel tempo inglobate dagli abitati.
Se passasse la nuova norma, potrebbe bastare che gli edifici rurali fossero non utilizzati da soli tre anni perché li si possa destinare ad altri usi diversi da quello agricolo. Con un premio: si potrebbero ampliare fino al 20%.
“Quando la Lega e Forza Italia parlano di stop al consumo di suolo e di rigenerazione urbana c’è sempre qualche inghippo nascosto tra le righe – dichiara Piloni -. Questa norma è in evidente contrasto con l’azzeramento del consumo di suolo, in quanto sarà possibile trasformare un rudere all’interno di un’area agricola in un complesso di villette a schiera o in una palazzina. Questo porterà strade, servizi, altre lottizzazioni e quindi altro cemento. Un conto è il recupero del patrimonio storico esistente rappresentato anche da tante cascine, un altro è invitare a cementificare le campagne e dismettere le attività agricole. Con una mano Fontana e la Lega parlano di difendere il nostro territorio e le nostre aziende agricole e con l’altra vogliono portare il cemento nel cuore della campagna. Così è inaccettabile.”
Così recita l’articolato del progetto di legge n.83, articolo 4 comma 1: “In assenza di tale individuazione, per gli edifici rurali che versano in stato di dismissione o abbandono da almeno tre anni, documentato con perizia asseverata, è comunque consentito il recupero ad altro uso, diverso dall’agricolo, ivi compreso l’ampliamento entro il limite del 20 per cento della superficie lorda oggetto di recupero….”
RASSEGNA STAMPA:4 ottobre 19 Piloni Rigenerazione cascine