“Tre mesi fa avevamo esultato perché la Giunta regionale aveva finalmente deliberato la riduzione delle tipologie di fanghi ritirabili per l’utilizzo in agricoltura. Per noi era stato un successo perché è una limitazione che abbiamo voluto e chiesto con forza. Ma ora non basta: Regione Lombardia deve assolutamente aiutare i territori che proprio in queste ore stanno fronteggiando un’emergenza fanghi”, lo dice Matteo Piloni, consigliere regionale del Pd e capogruppo PD della VIII Commissione Agricoltura dove questo pomeriggio, sul tema, c’è stato un incontro con l’assessore all’Ambiente Cattaneo.
“Abbiamo chiesto aggiornamenti nella consapevolezza che bisogna accorciare i tempi di intervento e dare quanto prima regole più stringenti che aiutino le nostre province in sofferenza per questo motivo – prosegue Piloni –. Più velocemente si attuano le decisioni in merito e meglio sarà per tutti. Avevamo già detto a giugno quanto sia importante la riduzione di circa il 30% delle tipologie di fanghi ammissibili in agricoltura a oggi previste e comprendiamo che 12 mesi per entrare in vigore dopo la pubblicazione sul Burl sono congrui per studiare anche strade alternative. Ma oggi c’è veramente un’urgenza per la bassa Lombardia. Dobbiamo intervenire subito”.
I consiglieri Pd, durante la seduta, hanno anche chiesto all’assessore a che punto sono gli altri impegni contenuti nella risoluzione, proposta a suo tempo dal Pd e approvata dall’Aula all’unanimità, da cui è poi scaturita la delibera di Giunta: “Gli impegni non erano solo le tempistiche rapide e certe, ma anche la collaborazione con gli enti locali. Ad esempio, adottando un regolamento che disciplini le modalità di utilizzazione agronomica dei fanghi, in modo che i criteri siano omogenei in tutta la regione. Inoltre, favorendo accordi tra gli enti territoriali per incrementare e migliorare i controlli in fase di spandimento al suolo. Ma la risposta dell’assessore è stata molto vaga”, conclude Piloni.