Lo scorso 4 giugno il consiglio regionale ha approvato una risoluzione per ridurre e regolamentare l’utilizzo dei fanghi in agricoltura. Un lavoro che abbiamo chiesto come Pd lo scorso agosto e che è stato condiviso da tutto il consiglio regiinale, prima in commissiobe e poi in aula.
Lunedì 17 giugno la giunta regionale ha dato seguito a questa risoluzione, attraverso una delibera che ha l’obiettivo di limitare l’uso nei campi dei fanghi provenienti da produzioni chimiche, tessili, cosmetiche, da centrali termiche e da rigenerazione di oli a favore della valorizzazione della materia organica, nell’ottica di preservare le matrici ambientali.
“Finalmente arriva la delibera che riduce le tipologie di fanghi ritirabili per l’utilizzo in agricoltura. Per noi è un successo perché è una limitazione che abbiamo voluto e chiesto con forza”, è il commento di Matteo Piloni, consigliere regionale del Pd e capogruppo in VIII Commissione Agricoltura, dopo la seduta di Giunta regionale che ha approvato la delibera sui fanghi.
“Adesso i limiti saranno più stringenti con una riduzione di circa il 30% delle tipologie di fanghi ammissibili in agricoltura a oggi previste – continua Piloni –. Un primo risultato positivo che segue l’approvazione della risoluzione sul tema in consiglio regionale, dove il principio da salvaguardare è stato la valorizzazione dei fanghi di alta qualità, perché siano riutilizzati, in un’ottica di economia circolare, per il recupero di elementi nutritivi nei terreni resi esausti da un’agricoltura intensiva, senza dover attingere all’impiego di fertilizzanti chimici”.
Tuttavia, fa presente il consigliere Pd, “il nuovo elenco allegato alla delibera entrerà in vigore decorsi 12 mesi dalla pubblicazione sul Burl. Ecco, noi chiederemo di poterne anticipare l’efficacia. Il problema è quanto mai urgente. Non ci pare possibile attendere ancora un anno”.
DGR 1777 del 17.06.2019