L’emergenza continua. Il consigliere regionale Matteo Piloni (Pd) commenta così la riunione dei quadranti a cui ha partecipato oggi a palazzo Pirelli, insieme ai rappresentanti dei comitati dei pendolari. “Un incontro- sottolinea Piloni- che per la prima volta ha visto riuniti nella stessa seduta tutti i quadranti e che è stato tenuto a 5 giorni dall’inizio dell’orario estivo, a decisioni già prese. Il ritardo è stato giustificato dal fatto che fino ai giorni scorsi c’era il rischio del taglio di 52 milioni per il trasporto pubblico in Lombardia, a conferma che le nostre preoccupazioni erano e rimangono fondate”.
“Il quadro- continua Piloni- rimane emergenziale. Solo il 20% delle corse sostituite da bus saranno ripristinate e molte di queste solo da settembre, mentre l’80% rimane tagliato. Un quadro ben lontano da una soluzione positiva. In sei mesi si è lavorato a un lento ripristino di quanto tagliato a dicembre, attraverso dei dati sulla puntualità che, è bene ricordarlo, sono contestati da più parti e che rimangono ben distanti dalla normalità. Il tutto è rimandato dall’arrivo dei treni nuovi, due dei quali arriveranno a novembre, mentre tutti gli altri a scaglioni entro il 2025, senza peraltro dire su quali linee saranno collocati”.
“Manca- concludono Piloni- una strategia di prospettiva che nasce dalla volontà politica di non cambiare l’assetto della governance di Trenord. Ci troviamo a commentare continue pezze messe dal centro destra per risolvere problemi creati dal centro destra stesso. Intanto continuano a essere spesi soldi dei lombardi senza però offrire servizi adeguati. Non si cura il malato con la minestrina”.
“Per quanto riguarda le linee della provincia di Cremona- sottolinea Piloni- preoccupa l’interruzione della linea tra Casalmaggiore e Parma per gli interventi programmati da Rfi, che dureranno dal 13 luglio al 31 agosto. Bene il ripristino di alcune linee sia sulla Brescia Parma che sulla Mantova Cremona sulla quale restano comunque 24 corse tagliate. Proprio domani in aula sarà discussa la nostra mozione relativa al raddoppio di questa linea”.
“Mentre da un lato- conclude Piloni- Regione e Trenord comunicavano ai pendolari i numeri sulla puntualità a pochi decine di metri veniva cancellato il Cremona- Milano Porta Garibaldi, mentre i treni per Codogno e per Treviglio registravano ritardi tra i 30 e 50 minuti”.