“E’ emergenza siccità, o quasi. Nella nostra regione, purtroppo, i segnali sono già evidenti. Il prossimo primo aprile partirà la stagione irrigua e il livello di allerta, tra gli agricoltori ma non solo, è assai elevato. L’allarme lanciato dall’ANBI, l’Associazione Nazionale Consorzi di gestione e tutela del territorio e acque irrigue, preannuncia una situazione di emergenza per il settore agricolo che va fin d’ora affrontata e monitorata con attenzione”.
Lo rende noto il consigliere regionale Matteo Piloni, capogruppo PD in commissione Agricoltura e primo firmatario di una proposta di risoluzione presentata il 19 marzo, nella giornata di inaugurazione del primo forum internazionale sulla Water Scarcity in Agriculture, in occasione del World Water Day 2019, la Giornata mondiale dell’acqua che si celebra oggi, 22 marzo.
“Una nuova coscienza del valore della risorsa acqua, la regolazione condivisa delle capacità d’invaso esistenti, l’efficientamento dei sistemi di captazione e distribuzione delle acque, la condivisione di misure di riduzione della richiesta della risorsa nei momenti di punta e nuove possibilità di invaso e potenziamento della distribuzione. Sono tutti obiettivi che si potrebbero raggiungere se gli attori interessati si mettessero intorno a un tavolo e studiassero le opportune strategie. Ed è proprio questo il reale intento del Patto per l’acqua che vogliamo rilanciare” spiega Piloni.
“La nostra risoluzione – aggiunge – impegna inoltre la Giunta a favorire lo sviluppo di una gestione efficace delle risorse idriche in agricoltura, attraverso il sostegno a progetti e interventi sperimentali, il completamento delle attività di monitoraggio dei volumi irrigui e del deflusso minimo vitale, l’elaborazione di un nuovo Piano Regionale di bonifica, di irrigazione e di tutela del territorio e il completamento delle azioni di monitoraggio avviate, prevedendo le risorse necessarie”.
“Occorre uscire da una logica di gestione della pura emergenza per passare ad un governo consapevole ed integrato delle disponibilità idriche attraverso la sottoscrizione di impegni da parte di tutti i portatori di interesse e l’avvio di progetti strategici di prevenzione e di utilizzo efficace ed efficiente della risorsa – conclude Piloni, rendendo noto, infine, qualche dato espresso dall’indice SWE (Snow Water Equivalent) – La quantità di acqua stoccata sotto forma di neve ha mostrato un netto calo nel mese di febbraio, a causa delle temperature molto elevate che sono state registrate anche in quota. I laghi lombardi sono quasi tutti accomunati da un chiaro deficit nel livello idrometrico: per il Maggiore -51%, per quello di Como -65%, per quello d’Iseo -50% e per il lago d’Idro -10%. Solo il lago di Garda ha mantenuto in positivo il suo livello di riempimento che si attesta a +26% rispetto alla media di riferimento”.
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