Oggi la Corte d’Appello di Milano ha dichiarato discriminatoria la delibera del 2015 che stabiliva che per accedere al bonus bebè era necessario essere residenti in Lombardia da almeno cinque anni consecutivi.
Il risultato della delibera è stato, da subito, quello di escludere dal bonus bebè i tantissimi italiani provenienti da altre regioni che vivono in Lombardia per lavoro e ora, con la sentenza della Corte che ha ordinato di modificare la delibera e riaprire i bandi, di mettere in seria difficoltà anche chi aveva fatto affidamento su quel bonus e che ora lo vede di nuovo messo in discussione.
Quando si fanno scelte ideologiche questi sono i risultati. E a pagarne le spese sono tutti i cittadini lombardi.