Bloccato per due anni il “Piano periferie” dei governi Renzi e Gentiloni, finanziato per 2,1 miliardi dallo Stato, nonostante siano già state firmate le convenzioni tra la presidenza del Consiglio e i Comuni, e già approvate dalla Corte dei Conti.
Ecco un’altra incomprensibile conseguenza del decreto “milleproroghe” votato al Senato in questi giorni.
Questo voto per Cremona significa il blocco di un investimento di 7 milioni di euro per la riquafilicazione del quartiere di San Felice che sarebbe dovuta partire a fine anno.
Un intero quartiere della città, in cui risiedono 1200 cittadini circa, che a fine anno avrebbe visto l’avvio dei lavori per il miglioramento del decoro urbano, manutenzione di aree pubbliche e strutture, accrescimento della sicurezza territoriale, potenziamento dei servizi, inclusione sociale.
È bene che il Governo chiarisca quanto prima e consenta a quei Comuni pronti ad approvare i progetti esecutivi, come Cremona, di poter utilizzare le risorse. A partire dal voto previsto alla Camera il prossimo settembre.
Al contrario si tratterebbe di uno scippo da parte di Lega e Cinque Stelle ai danni delle periferie.