Un tavolo congiunto delle Commissioni Ambiente e Agricoltura del consiglio regionale da convocare con urgenza sul tema dei fanghi. Lo chiedono i consiglieri regionali del Pd rivolgendosi ai presidenti della due commissioni “al fine di poter approfondire ed elaborare proposte utili ad affrontare la situazione di emergenza che in Lombardia coinvolge i gestori degli impianti di depurazione, che alla luce della recente sentenza del Tar si trovano a non disporre di sbocchi immediati per il recupero e lo smaltimento dei fanghi”.
Matteo Piloni, consigliere regionale del Pd e primo firmatario della lettera ai presidenti di Commissione, ricorda che “in Lombardia si producono circa 15.000 tonnellate al mese di fanghi da 113 impianti di depurazione. Una situazione che impone di individuare in tempi brevi provvedimenti d’urgenza che possano porre rimedio all’emergenza venutasi a creare, nelle more di un auspicato immediato intervento legislativo a livello nazionale, allo scopo da un lato di tutelare l’ambiente e dall’altro di garantire la continuità del servizio di collettamento fognario e depurazione”.
Per Piloni il tavolo congiunto avrà lo scopo di “affrontare il tema nell’ambito di un quadro complessivo e con dati alla mano, partendo da due presupposti: servono nuove regole chiare, a partire da un intervento legislativo a livello nazionale, ma c’è necessità anche di investimenti nel settore della depurazione per poter disporre di un sistema impiantistico adeguato e autosufficiente, che consenta di migliorare la qualità dei fanghi da depurazione”.
In Aula, il Gruppo regionale del Pd ha votato a favore della mozione urgente presentata da Fi sulle iniziative finalizzate a prevenire lo stato emergenziale relativo allo spargimento dei fanghi, “che tra l’altro prevede di identificare aree o infrastrutture per la messa in riserva dei fanghi, aumentare la capacità di co-incenerimento negli impianti di termovalorizzazione regionali, con l’impegno ad attivarsi presso il Ministero per sollecitare la pubblicazione di un Decreto ministeriale, ma abbiamo chiesto di votare per parti separate per poter esprimere parere contrario laddove si impegna la Giunta a fare ricorso contro la sentenza del Tar. Inoltre, siamo riusciti a far integrare il dispositivo chiedendo l’impegno alla Giunta a recepire quanto attivato a livello nazionale”.