Matteo Piloni/ Luglio 26, 2018/ Comunicati stampa, La settimana in Consiglio, Politica del territorio e sul territorio, Rassegna stampa/ 0 comments

Il Governo liquida, con un post su Fb, il cda di Ferrovie dello Stato. Una società quotata in borsa. Il presidente di Regione Lombardia Fontana ha in mente un suo uomo, Bonomi, che i grillini, opposizione in Regione ma maggioranza al Governo, non vogliono. Fontana ha in mente di dividere Trenord, Cda compreso, entro l’anno: Trenitalia da un lato e Trenord dall’altro. Nel frattempo i nuovi treni (pochi) arriveranno comunque nei primi mesi del 2020.
Quindi il problema, per Lega e Cinque stelle, è solo una questione di “nomi” e assetti?
In Veneto la Regione ha firmato un accordo con Trenitalia per 15 anni, prevedendo treni nuovi da subito. L’Emilia-Romagna ha indetto una gara europea e ottenuto, subito, treni nuovi e investimenti.
In Lombardia il problema era e resta l’assenza di investimenti da parte della Regione. Ricordo che a dicembre 2017 la giunta Regionale, con una delibera, ha spostato gli investimenti sui nuovi treni dal 2022 al 2032.
E Trenord, che risponde alla Regione, gestisce l’ordinario e fanno male il piano delle manutenzioni.
In tutto questa confusione manca ciò che invece serve: investimenti subito e una gara europea per affidare il servizio e ottenere, subito, treni nuovi. Come in Emilia-Romagna.
Ma nel frattempo i pendolari continuano a subire disservizi.

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