“Game Over. La Regione ha deliberato oggi pomeriggio la chiusura del punto nascita dell’Oglio Po a Casalmaggiore, entro la fine dell’anno.
A niente sono serviti gli appelli, le lettere, le pressioni e gli ordini del giorno di molti consigli comunali. La Regione ha tirato dritto per la sua strada e, dopo anni di immobilità, ha scelto la via più semplice: quella della chiusura”.
Sono assai delusi i consiglieri del PD Matteo Piloni e Antonella Forattini dopo l’approvazione della delibera regionale che sancisce la chiusura del punto nascite di Casalmaggiore.
“Il territorio casalasco-viadanese è sempre più povero – commentano i consiglieri dem – La Regione in questi anni non ha messo in campo nessuna iniziativa per rafforzare il punto nascita. Una scelta che non vorremmo fosse la premessa per un indebolimento complessivo del presidio ospedaliero dell’Oglio Po”.
I consiglieri, prima della Giunta e su richiesta degli assessori Gallera e Caparini, hanno partecipato ad incontro al quale ha presenziato anche il Presidente Fontana.
“Un incontro non dovuto e certo non scontato – ammettono Piloni e Forattini – che abbiamo accolto con favore e durante quale abbiamo ribadito la nostra contrarietà alla chiusura del punto nascita, mettendo sul tavolo le motivazioni già sollevate, tra cui quella delle distanze dagli altri punti nascita (ben superiori a quelli dichiarati nella richiesta di deroga fatta dalla regione nel 2016) e quella che riguarda il percorso di messa in sicurezza dei punti nascita che nasce nel 2000, e non dall’altro ieri. Percorso che nel 2010 ha poi trovato ulteriore compimento con il ‘Piano Fazio’ del governo Berlusconi, votato anche dall’allora assessore lombardo leghista Bresciani. E la Lega, oggi come allora, era in maggioranza al Governo e in Lombardia, dove da allora, e soprattutto dal 2013 quando il punto nascita è sceso sotto i 500 parti l’anno, non ha messo in campo nessuna azione per risolvere la criticità creatasi”.
“Alla luce di ciò – proseguono – abbiamo però chiesto impegni ben precisi per il potenziamento dell’Ospedale, ottenendo la disponibilità sia da Fontana che dagli assessori, tra cui l’impegno specifico da parte di Caparini di collocare le risorse economiche necessarie. Quindi servizi e soldi. Inoltre abbiamo anche chiesto un tavolo più ampio che affronti quella che abbiamo definito “un’agenda” per il territorio casalasco-viadanese, con la quale mettere in campo le iniziative necessarie per risolvere le emergenze che stanno portando il territorio verso l’isolamento”.
I due consiglieri, che hanno anche partecipato al presidio organizzato dal comitato e dai sindacati sotto Palazzo Lombardia, saranno presenti sabato mattina, alle ore 10, all’ospedale Oglio Po di Casalmaggiore per una conferenza stampa.
“Ora pretendiamo che la Regione metta nero su bianco un progetto di rilancio dell’Ospedale Oglio Po di Casalmaggiore – concludono Piloni e Forattini – mantenendo quanto prima gli impegni presi nell’incontro di oggi. Noi continueremo nel nostro lavoro che ha riacceso i riflettori sulle esigenze di questo territorio”.